Il posto da cui vengo era ormai un deserto pieno di relitti. Carcasse immobili tra le correnti che raccontavano di vite passate e sbronze e avventure. Alla fine, di queste anime galleggianti, storie in navigazione sono rimasti solo scheletri abbandonati sulla riva. Erano i blog che amavo, e che leggevo tutti i giorni. Quelli che mi incuriosivano e quelli che mi facevano sorridere. Con il tempo e le onde, da splendide navi si sono trasformate in carcasse di lamiere arrugginite e legno marcio, buttate lì ad indicare il punto del naufragio. Più che le tempeste, a farli affondare sono state le nebbie, il buio, le correnti. Piano piano mi appresto anch’io ad abbandonare la nave e lasciare il mio relitto.
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6 commenti:
che fai abbandoni anche questo??
Né relitto né derelitto: ti sei trasferito! Hai un bel posticino qui. Mi piace.
c'è un tempo per ogni cosa
ma no, dai. aspetta ancora un pò. scrivimi almeno un ultimo post.
LL
A volte i relitti fossilizzano per diventare e restare immutabili e splendide sculture.
aluti
A volte nella nebbia si intravede un veliero, i suoi marinai non hanno più aria da respirare ma molte storie da raccontare, un relitto potrebbe riprendere a navigare, solo per non far tacere la ciurma.
Vento in poppa, non abbandonare la rotta.
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