Relitti

martedì 17 febbraio 2009

Il posto da cui vengo era ormai un deserto pieno di relitti. Carcasse immobili tra le correnti che raccontavano di vite passate e sbronze e avventure. Alla fine, di queste anime galleggianti, storie in navigazione sono rimasti solo scheletri abbandonati sulla riva. Erano i blog che amavo, e che leggevo tutti i giorni. Quelli che mi incuriosivano e quelli che mi facevano sorridere. Con il tempo e le onde, da splendide navi si sono trasformate in carcasse di lamiere arrugginite e legno marcio, buttate lì ad indicare il punto del naufragio. Più che le tempeste, a farli affondare sono state le nebbie, il buio, le correnti. Piano piano mi appresto anch’io ad abbandonare la nave e lasciare il mio relitto.

Già sono perplesso

martedì 3 febbraio 2009

L'interfaccia non mi è familiare, i template mi sembrano bruttini e non ho ancora ben capito se questo posto mi piace o meno. I colori del posto mi suggeriscono la crema di piselli. E ho anche un po' di mal di stomaco. In compenso, domani ho un appuntamento dal dentista all'alba. Ci tenevo proprio ad essere il primo ad essere visitato. Proviamoci lo stesso.

Here I Am

E alla fine, sono saltato. L'ultimo, decisivo centimetro lo ha segnato l'insopportabile disgusto all'idea di dover chiedere permesso a qualcuno per scrivere due cazzate e raccontarmi. Una persona libera non può accettarlo. E non può nemmeno accettare di doversi preoccupare di un branco di sociopatici in cerca di visibilità. Stasera ho riletto a ritroso il mio vecchio blog e ci ho ritrovato cose di me che non possono scomparire, e cose che avrei voluto poter mettere in un blog ma non avrei potuto. Si ricomincia.